Antonelli San Marco è un’azienda vitivinicola di 170 ettari in un corpus unico al centro della zona Docg Montefalco con una grande storia alle spalle, una grande passione tramandata per questo territorio e una grande cura della qualità dei prodotti.
Nel 1881 Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà. Ebbe così inizio una radicale opera di trasformazione e ammodernamento degli impianti e delle colture: in una relazione del 1899 si parla già di vigneti con 5.000 ceppi per ettaro. Ed è con questa filosofia che l’Azienda è arrivata nel 1979 ad intraprendere l’attività di imbottigliamento dei vini. Dal 1986 l'azienda è diretta da Filippo Antonelli, la 5° generazione del Sagrantino Antonelli.
Da anni ha intrapreso un percorso di ricerca e miglioramento continuo dalla vite fino alla bottiglia secondo uno stile che è volto alla tipicità e all’equilibrio, alla bevibilità e all’eleganza con estrazioni delicate e un uso moderato del legno. Si vinificano solo uve di propria produzione, da agricoltura biologica, così da offrire un prodotto di cui si siano valutate e controllate, in ogni fase, caratteristiche, pregi, potenzialità.
I terreni, argillosi e ricchi di calcare, hanno origine geologica diversa: profondi alcuni, ricchi di scheletro altri, che conferiscono ai vini sfumature intense e variegate; colline austere circondate da boschi, dal microclima ideale per uve e olive di altissima qualità.
Le varietà coltivate a bacca rossa sono soprattutto Sagrantino e Sangiovese, ma anche Montepulciano, Merlot e Cabernet Sauvignon, mentre quelle a bacca bianca il Grechetto e il Trebbiano Spoletino.
Con la vendemmia 2012, la produzione dei vigneti di Antonelli ha superato i 3 anni di conversione ed è ufficialmente certificata Bio.
I vini del 2012 si sono avvalsi della neonata normativa europea in materia, Reg. CE 203/2012, pertanto sono certificati come vini biologici e non solo prodotti da uve biologiche, come era possibile certificare fino alla vendemmia 2011.
La scelta di essere Bio è motivata dalla volontà di perseguire l’obiettivo della qualità totale, intesa non solo come salubrità del prodotto e rispetto dell’ambiente, ma anche come valorizzazione della espressività territoriale della produzione.
Da tempo l'azienda lavora quasi esclusivamente con vitigni autoctoni e di recente hanno intrapreso una zonazione interna, per meglio definire le caratteristiche e peculiarità delle singole parcelle di vigna.
La gestione in Bio ha proprio lo scopo di evidenziare ed esaltare le differenze, portando i singoli vigneti ad una piena maturità espressiva: un vigneto che si autoregola, è un vigneto che può esprimere al meglio le sue specificità, che siano quelle del Trebbiano Spoletino o del Grechetto, dei vigneti usati per il Montefalco Rosso, o del Sagrantino.
L' idea del vino biologico è quella di un vino che sia in grado di esprimere le peculiarità espressive del vitigno nel nostro territorio. Quell’unicità espressiva che si può riassumere nella parola Terroir. In sintesi, per noi Bio significa sostanzialmente rispetto: dell’ambiente, del territorio, del vitigno, del prodotto vino, del consumatore.
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