Damijan Podversic

Damijan Podversic, allievo di Gravner, è uno dei più interessanti rappresentanti degli orange wines del Collio goriziano
Un omone risoluto e carismatico, friulano di minoranza slovena, che vive sulle colline goriziane a un passo dal confine sloveno.
Non ti stancheresti mai di ascoltarlo quando parla delle sue vigne, delle sue uve, dei suoi vini, della natura, della vita.
Sì perché Damjan Podversic trasferisce nella sua attività di vignaiolo la filosofia di rispetto e di amore per la natura, per l’ambiente, per l’uomo.

Intervista a Damijan Podversic:

"Non esiste al mondo bevanda più spirituale del vino. L'uomo non ne ha bisogno per sopravvivere, ma nei momenti importanti in cui si incontra un amico, si ascolta della buona musica o si legge un libro, è il vino a creare una particolare atmosfera che prelude a un clima di umana simpatia o al piacere di un'attività prediletta.

L'uva non pensa a produrre il vino, ma a proteggere il suo seme, che maturato e seminato le garantirà il futuro. La completezza della maturazione del frutto è la completezza della maturazione del seme prima della caduta.

Sul monte Calvario c'erano dei vigneti vecchi e anche abbandonati. Lì ho iniziato ad acquistare piccoli pezzi di terra. Oggi su questi terreni abbiamo il nostro nucleo più importante, di circa 6 ettari. A San Floriano abbiamo mezzo ettaro, che faceva parte dell'azienda di mio nonno. A Gradiscutta ci sono 2 ettari in affitto e a Piedimonte un ulteriore ettaro e mezzo in affitto da 20 anni.

I miei vini nascono estraendo le ricchezze della buccia e del seme grazie alla fermentazione a contatto con l'uva per un periodo di tre mesi, dopo di che riposano in grandi botti di rovere per un periodo di tre anni, più un ulteriore anno in bottiglia. Io ho avuto la fortuna di avere pochi ma importanti Maestri durante il mio percorso come uomo e come vignaiolo. Maestri che con il loro esempio mi hanno trasmesso valori fondamentali come: il rispetto per il lavoro, l'amore per la terra e la continua volontà di migliorarsi. Di tutti questi Maestri il primo è stato sicuramente mio padre, a lui dedico questi vini".

Per sfruttare al meglio i doni di una natura benigna, bisogna saper aspettare il momento giusto e cogliere questo frutto con tutte le sue complessità. Il segreto è saper aspettare tutto il tempo necessario, il vino ha bisogno di tempo per esprimersi al meglio, bisogna quindi saper scegliere i tempi giusti per vendemmiare senza compromettere il lavoro di un anno intero in vigna.