Nuovo prodotto
Il 2010 è stato un anno di sfide audaci che l'azienda ha saputo vincere, così Dom Pérignon Vintage 2010 scrive una nuova pagina per lo Champagne e per la Maison. Una pagina che testimonierà per sempre la maestria e l’umiltà con le quali hanno affrontato quest’annata e che si spera non cesserà mai di ispirarvi.
Dopo un’elaborazione di almeno otto anni, il vino raggiunge un equilibrio perfetto.
SKU | MOECHADP10C |
Produttore | Champagne Dom Perignon |
Nazione | Francia |
Regione | Champagne |
Gradazione alcolica | 12.5% |
Temperatura di servizio | 8/10 ° C |
Affinamento | Almeno 96 mesi sui lieviti |
Annata | 2010 |
Robert Parker | 92/100 |
James Suckling | 98/100 |
Antonio Galloni | 93/100 |
Vitigni | Chardonnay 60%, Pinot Nero 40% |
L'ARMONIA PERFETTA
Alla vista appare di colore giallo dorato con perlage elegante, fine e persistente. All'olfatto immediatamente risplende la dolcezza della frutta tropicale: mango verde, melone e ananas. Poi emergono note più temperate: il pizzicore di una scorza d'arancia, la bruma di un mandarino. Il vino respira e la sua freschezza si rivela. La fioritura dopo la pioggia. Una sensazione tattile di peonia, gelsomino e lillà. In bocca il vino rivela rapidamente il suo carattere pieno, ricco, intenso. Un'interessante maturazione e una sensazione tattile seguono l'esperienza aromatica. Al palato la materia prende corpo, generosa, decisa, controllata. Poi si rafforza, facendo vibrare il vino sulle note speziate e pepate.
L’energia si prolunga, fino a un magnifico finale salino.
ABBINAMENTO: vino straordinario che si presta ad essere esaltato da forti contrasti e da continue sperimentazioni; dall'antipasto a base di cruditè di mare fino ai piatti più strutturati, evoca mondi vegetali e minerali, che si manifestano, ad esempio, attraverso una carbonara ai ricci di mare con mousse al cardamomo. Funziona alla perfezione con pietanze dalla consistenza particolare come polpo saltato al burro marinato in succo di arance siciliane.
La storia di Dom Pérignon, champagne sinonimo di eleganza, lusso e prestigio, vede 2 protagonisti: il primo è l’abate Pierre Pérignon che, secondo la leggenda, inventò il metodo della rifermentazione in bottiglia (il cosiddetto metodo classico o méthode champenoise) nel XVII secolo nell’abbazia di Saint-Pierre d’Hautvillers, nei pressi di Épernay, Grand Cru della Vallé de la Marne.
Il secondo protagonista si chiama Robert-Jean De Vogüe, direttore di Moët et Chandon, che negli Anni ’30 del secolo scorso pensò per la prima volta di utilizzare solo le migliori riserve dal 1921 in poi, per creare una nuova e straordinaria cuvée, dedicata proprio al monaco benedettino.
Fu così che nel 1936 nacque ufficialmente il primo Champagne Dom Pérignon: l’obiettivo era quello di creare una cuvée de prestige che incarnasse l’eccellenza assoluta dello Champagne e che sapesse raccogliere la grande eredità dell’abbazia di Hautvillers, proprietà della famiglia Moët dal 1829.
A partire dal Vintage 2000 Dom Pérignon ha acquisito lo statuto di maison indipendente.
Lo Champagne Dom Pérignon viene prodotto solo in annate eccezionali dalle migliori uve provenienti esclusivamente da Grand Cru e, in minima parte, dal Premier Cru di Hautviller.
Lo chef de cave è Richard Geoffroy, inventore del Programma Oenothèque, poi ribattezzato P2/P3, che afferma: "Dobbiamo esprimere i nostri ideali, la nostra singolarità e lottare sempre per raggiungere l'assoluto. Per Dom Pérignon reinventarsi ogni anno è un imperativo continuo, in cui l'ispirazione gioca con il mistero".
Costi e modalità di spedizione
Azienda Ho.Re.Ca.Iscriviti alla newsletter
Sei maggiorenne?