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Andamento stagionale-inverno caratterizzato da abbondanti nevicate e un inizio di primavera piovoso che hanno garantito un'ottima riserva idrica, fondamentale per il periodo estivo molto caldo, specialmente nella seconda metà di agosto. Vendemmia iniziata intorno al 20 di settembre.
SKU | BURBARMON09 |
Produttore | Comm. G. B. Burlotto |
Nazione | Italia |
Regione | Piemonte |
Denominazione | Barolo DOCG |
Zona di produzione | Cuneo, comune di Verduno |
Gradazione alcolica | 14% |
Temperatura di servizio | 18/20 ° C |
Affinamento | 30 mesi in botti di rovere da 35 hl |
Annata | 2009 |
Vitigni | Nebbiolo 100% |
Colore rubino splendente, luminoso, ricco di riflessi, con una leggerissima vena che evoca e annuncia quella leggera unghia granata che apparirà dopo una lunga evoluzione in bottiglia, per il suo naso complesso, variegato, ricco di energia, con tantissime sfumature aromatiche che richiamano pepe nero, prugne sotto spirito, note pepate e speziate, striature di cuoio, di liquirizia e di sottobosco, di lampone, cioccolato e cannella, rosa passita e rosmarino e poi terra bagnata e liquirizia nera. Tannini scorrevoli, non pungenti o aggressivi, ma terrosi e setosi, che accarezzano il palato, per la freschezza esaltata da una magnifica acidità, il magnifico equilibrio d’assieme, la grande armonia e piacevolezza, la capacità di giocare bidimensionalmente sul palato, in ampiezza ed in profondità, con una persistenza lunga, salata, nervosa eppure dolce nel proporsi e ricca di sapore.
Ricordato da tutti come "il Commendatore", Giovan Battista Burlotto fondò nella seconda metà dell'800 la sua piccola azienda a Verduno, diventata negli anni una delle più prestigiose realtà di Langa. Ancora in giovanissima età, diede infatti vita a quest’azienda agricola, ospitata nella sua bella casa con annessa cappella privata, elaborando uve provenienti da vigneti collocati nelle posizioni più vocate (il Monvigliero a Verduno, Cannubi a Barolo), che progressivamente, persuaso che si potesse fare vino di qualità solo disponendo di uve di primario valore, aveva provveduto ad acquistare.
Il Commendatore, in un’epoca in cui in Langa si continuavano a commercializzare i vini in damigiane o addirittura in fusti, introdusse l’innovativa prassi di proporre i vini in bottiglia (con etichetta dove sul modello francese figurava la dizione Château): in tal modo ne facilitò la circolazione e favorì, anche attraverso la partecipazioni a concorsi ed esposizioni internazionali -dove puntualmente conquistava medaglie d’oro e attestati di merito- il raggiungimento di un’immagine e di uno status di produttore di eccellenza.
Sono ben 32 le medaglie, che compaiono ancora sulla facciata ottocentesca della casa che tuttora ospita l’azienda, conquistate da Torino a Milano a Parigi. Un palmarès di tutto rispetto di cui essere giustamente orgogliosi. Riconoscimenti, come lo status di “Fornitori della Real Casa” e di “Unici Provveditori della spedizione del Duca degli Abruzzi al Polo Nord” del 1899-1900, che confermano la posizione centrale di questa Cantina nel panorama produttivo del Barolo della seconda metà dell’Ottocento e di inizio Novecento.
Guidata oggi da Fabio Alessandria, figlio di Giuseppe e Marina, si sviluppa su circa 15 ettari, metà dei quali sono destinati a Nebbiolo (Monvigliero e Cannubi a Barolo), di stile fieramente tradizionale, con affinamenti in botte da 35 a 50 hl. Cru che si contendono il primato di interesse aziendale con il raro e inconfondibile Pelaverga, senza dimenticare le etichette prodotte con Barbera, Dolcetto, Sauvignon e Freisa.
Costi e modalità di spedizione
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