Nuovo prodotto
Ottenuto da uve Zibibbo, da viti coltivate ad “alberello pantesco” riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità”. Un passito di Pantelleria complesso ed ammaliante, tra i vini dolci italiani più apprezzati al mondo.
SKU | DONPASPAN |
Produttore | Donnafugata |
Nazione | Italia |
Regione | Sicilia |
Gradazione alcolica | 14.5% |
Temperatura di servizio | 14 ° C |
Affinamento | 7 mesi in acciaio |
Annata | 2019 |
James Suckling | 96/100 |
Vitigni | Zibibbo 100% |
Ben Ryé 2019 ha un colore dorato con luminosi riflessi ambrati. Dal bouquet molto intenso che spazia da note fruttate di albicocca e scorza di arancia candita, a sentori di macchia mediterranea. In bocca si ritrovano le note fruttate e i sentori di erbe aromatiche, unite a dolci nuance di miele. Intenso e persistente, con uno straordinario equilibrio tra freschezza e dolcezza, Ben Ryè è un Passito di Pantelleria ammaliante, tra i vini dolci più apprezzati al mondo.
ABBINAMENTO: con anatra caramellata, formaggi erborinati, foie gras, pasticceria secca e cioccolato d’autore. Straordinario da solo, come vino da meditazione. Abbinamento regionale con Biancomangiare di mandorle di Noto, Bacio di Pantelleria, gelato ai pistacchi di Bronte.
Giacomo Rallo, quarta generazione di una famiglia con oltre 170 anni di esperienza nel vino di qualità, fonda Donnafugata nel 1983 insieme alla moglie Gabriella, pioniera della viticoltura al femminile. Oggi i figli José e Antonio, insieme ad una squadra di persone orientate all’eccellenza, guidano un’azienda rappresentativa del Made in Italy.
Il nome Donnafugata, scelto da Gabriella e ispirato al Gattopardo di Tomasi di Lampedusa, significa “donna in fuga” e si riferisce alla storia della regina Maria Carolina, consorte di Ferdinando IV di Borbone, che trovò rifugio a Contessa Entellina, là dove sorgono i vigneti aziendali. Un territorio letterario quello dove inizia l'avventura dell'azienda Donnafugata: fu infatti lo stesso scrittore ad indicare con il nome Donnafugata i possedimenti del principe di Salina.
Donnafugata non è soltanto il nome ma anche la storia di Gabriella, la fondatrice dell’azienda insieme al marito Giacomo. Una vicenda che ha ispirato il logo: il volto di una donna con i capelli al vento, lo stesso di Gabriella, la “donna-fugata” che ha scelto di dedicarsi al mondo del vino diventando pioniera della viticoltura di qualità al femminile.
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